Documento INAIL 2019
INFORTUNISTICHE IN CAVA DALL’ANALISI ALLA PREVENZIONE
Pubblicazione realizzata da Inail Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione
Il progetto “Dall’analisi alla prevenzione” nasce nel 2016 per l’iniziativa di Asl Toscana nord ovest Dipartimento della prevenzione, Inail e Comitato paritetico per il marmo di Massa Carrara. Dall’esame dei dati contenuti nell’osservatorio degli infortuni del Dipartimento prevenzione dell’Asl si è sviluppata l’idea di realizzare una pubblicazione che, partendo dall’analisi dell’accadimento infortunistico, proponga una riflessione in chiave prevenzionistica.
Il presente testo contiene, perciò, le illustrazioni di 19 infortuni avvenuti nel comparto delle cave di Massa Carrara tra gli anni 2006 e 2016. Lo scopo è quello di sensibilizzare tutti gli addetti ai lavori, in particolar modo coloro che giornalmente sono maggiormente esposti al rischio di infortuni gravi, talvolta gravissimi o mortali, con la convinzione che la sicurezza in ambito lavorativo transiti anche attraverso una precisa e mirata informazione proprio verso coloro che ogni giorno sono in prima linea. Il contenuto del presente testo, oltre ad illustrare alcune dinamiche infortunistiche note,
riporta le azioni che hanno determinato l’evento ed le ipotesi di azioni che avrebbero potuto evitarlo. Le principali norme di sicurezza sul lavoro per le cave sono rappresentate dal d.p.r. 128/59, dal d.lgs. 624/96 e dal più recente Testo Unico sulla Salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 9 aprile 2008, n.81) che si applica con esplicite esclusioni.
Il dettato normativo prevede la valutazione dei rischi per salute e la sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ attività svolta e la conseguente individuazione delle misure e modalità operative al fine di eliminare il rischio o comunque ridurlo (rischio residuo) adottando misure preventive che fanno diminuire la probabilità che un determinato danno atteso si verifichi e misure protettive che ne circoscrivano gli effetti.
Inoltre il Testo Unico (d.lgs. 81/08) prevede l’adozione di uno strumento fondamentale per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori oltre che per il sostegno, lo sviluppo e la diffusione di una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. Si tratta delle “buone prassi” definite all’art. 2, comma 1, lettera v) del decreto citato come “soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro”.