Sicurezza alimentare. Pubblicata dal Ministero della Salute
Relazione annuale al Piano Nazionale Integrato
La Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione (DGISAN) del Ministero rappresenta il Punto di contatto nazionale per il PNI e coordina le attività di predisposizione del Piano e delle relative relazioni annuali.
La relazione PNI illustra le attività svolte dalle differenti amministrazioni e organi di polizia nei settori dell’igiene, della sicurezza e della qualità per alimenti, mangimi, benessere animale, sanità animale, sanità delle piante, e rappresenta uno strumento per il coordinamento e la programmazione delle attività di controllo.
Il documento è il frutto della collaborazione e del coordinamento delle diverse amministrazioni coinvolte: Ministero per le Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare , Regioni e Province autonome, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, reparti specializzati dei Carabinieri per la tutela della Salute e Carabinieri per la tutela Agroalimentare, Capitanerie di porto, Guardia di Finanza.
La relazione annuale al PNI è suddivisa in 5 capitoli, relativi alle attività di controllo svolte, alle non conformità riscontrare, alle azioni correttive intraprese nei confronti degli operatori e per il miglioramento del controllo ufficiale e gli esiti dei sistemi di verifica. La relazione si completa con il capitolo sulla valutazione e l’analisi critica dei risultati.
Le singole attività di controllo sono raggruppate in diverse macroaree (Alimenti, Mangimi, Benessere animale, Sanità animale, Sanità delle piante, Attività a carattere trasversale).
Di seguito, si riportano alcuni dei principali dati relativi al controllo ufficiale per la macroarea alimenti.
Principali dati macroarea alimenti
- Nel corso dell’anno 2018 sono state effettuate 510.440 ispezioni su 1.335.753 attività produttive riscontrando 33.895 non conformità; sono state altresì elevate 7.285 sanzione, 509 denunce di reato e 957 sequestri. Sono stati inoltre eseguiti 9.874 audit riscontrando 2.852 esiti non conformi.
- Sono stati prelevati n. 50.481 campioni di prodotti alimentari e bevande su cui sono state effettuate n. 129.504 analisi, con una media di circa 2,6 ricerche analitiche per campione e riscontrando 1.476 non conformità.
- Tra le tante altre attività di controllo previste da specifiche normative di settore, si evidenzia che, in attuazione del Piano Nazionale per la ricerca dei Residui negli animali e nei prodotti di origine animale (PNR), nel 2018 sono stati prelevati 32.893 campioni, per un totale di 325.383 determinazioni analitiche. Nel 2018 i campioni risultati irregolari sono stati complessivamente 81, nell’ambito del piano mirato (0,1% non conformità), extrapiano (0,5 % non conformità) e su sospetto (4,8% non conformità).
- Nell’anno 2018, i 38 Nuclei Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità, coordinati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, hanno eseguito 51.194 controlli, di cui 31.479 di interesse dei settori del PNI. Le verifiche svolte hanno consentito di individuare non conformità presso 10.672 degli obiettivi oggetto di controllo. Le attività di indagine hanno consentito di acclarare anche gravi episodi di criminalità che hanno determinato l’arresto di 13 persone. Sono state, inoltre, denunciati all’Autorità Giudiziaria 1.605 titolari di esercizi o aziende della filiera alimentare e segnalate 10.006 persone all’Autorità Amministrativa per violazione delle normative di autocontrollo alimentare, etichettatura e tracciatura dell’origine dei prodotti.
- Il MIPAAFT-ICQRF nel 2018 ha effettuato 54.098 controlli antifrode, controllando circa 53.000 prodotti. L’attività finalizzata al controllo della qualità merceologica e la lotta alle frodi dei prodotti alimentari e dei mangimi, s’è concretizzata nello svolgimento di 50.142 controlli, di cui 37.957 controlli ispettivi e 12.185 analisi di campioni. A seguito delle irregolarità riscontrate sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria: 622 soggetti, elevate 3.970 contestazioni amministrative e 2.605 diffide. Sono stati eseguiti 490 sequestri per un valore di circa 33 milioni di euro.
Nell’ambito delle proprie competenze per il contrasto alle frodi agroalimentari, le diverse forze di polizia giudiziaria hanno svolto le seguenti attività:
- Le Capitanerie di Porto hanno espletato 26.127 controlli lungo l’intera filiera dei prodotti ittici. I settori che hanno visto il maggiore interesse sono i controlli espletati presso ristoranti, venditori ambulanti, pescherie, automezzi (con riferimento al trasporto dei prodotti ittici) e grossisti, i quali rappresentano il 77%, rilevando 2.895 illeciti.
- I Carabinieri per la tutela Agroalimentare, le attività espletate hanno permesso di: sequestrare oltre 1.1 milioni di chilogrammi di prodotti agroalimentari per un controvalore di oltre 6.5 milioni di euro; denunciare all’Autorità Giudiziaria 95 persone e 4 arresti, accertare 457 violazioni amministrative per un controvalore oltre 1,22 milioni di euro.
- La Guardia di Finanza nell’ambito delle rispettive competenze ha apporto un importate contributo alla tutela degli interessi del consumatore, infatti sono stati complessivamente sottoposti a sequestro oltre 1000 tonnellate di prodotti agroalimentari solidi e oltre 207 mila litri di generi alimentari liquidi, oggetto di frode commerciale e/o sofisticazione.
Il controllo alle frontiere svolto dagli uffici periferici del Ministero della Salute (PIF e USMAF), in coordinamento con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha comportato i seguenti controlli:
- I Posti di Ispezione di Frontiera (PIF). Le partite di prodotti di origine animale destinate al consumo umano presentate per l’importazione attraverso i PIF italiani nel 2018 sono state 40.840. Le partite soggette a controllo fisico sono state 20.391 di cui quelle campionate 1.847. In seguito alle irregolarità rilevate nel 2018 sono state disposte 162 non ammissioni all’importazione (164 del 2017) di cui 92 con rispedizione delle partite, 68 con distruzione, mentre due partite sono state destinate alla trasformazione.
- Gli Uffici di Sanità Marittima Aerea di Frontiera (USMAF) hanno sottoposto a controlli ufficiali 159.197 partite totali in importazione, di cui due terzi circa sono alimenti di origine non animale e per il restante terzo i materiali a contatto con gli alimenti (MOCA). Sul 100 % delle partite è stato eseguito il controllo documentale, gli alimenti di origine non animale controllati hanno riguardato 106.116 partite, sono stati effettuati 3.781 campionamenti, di cui 214 hanno riguardato i respingimenti.
- L’Agenzia delle Dogane dei Monopoli, in qualità di autorità doganale alle frontiere sulle merci, in collaborazione con le altre autorità nazionali, ha efficacemente rafforzato il presidio a protezione della salute e della sicurezza dei consumatori e per la tutela del mercato, mediante l’esecuzione di controlli mirati selezionati sulla base di criteri di rischio.