Monitoraggio del disagio sociale ed economico e attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi e di ogni forma di illegalità
Direttiva del ministro emergenza Covid-19
La gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che sta interessando pesantemente il nostro Paese ha comportato l’adozione di una serie di articolate misure, rimodulate di pari passo con l’evoluzione della stessa situazione sanitaria, la cui sequenza coinvolge, in prima battuta, la dimensione della salute dei cittadini e, strettamente collegata a questa, la dimensione e l’impatto sociale ed economico delle scelte e delle politiche pubbliche, chiamando tutti gli attori coinvolti nell’attuazione dei provvedimenti messi in campo a un approccio dinamico nella gestione quotidiana delle tematiche emergenti.
Nel solco di quanto già evidenziato con direttiva dello scorso 8 marzo, in merito alle funzioni di rappresentanza generale del Governo sul territorio oltre che di Autorità provinciali di pubblica sicurezza svolte dalle SS.LL., assume particolare rilievo l’esigenza di affinare gli strumenti di analisi e di intervento a disposizione e di calibrarli rispetto alla fase attuale della gestione emergenziale, caratterizzata da un affiancamento delle misure di contenimento del virus con una programmazione di interventi a supporto dell’economia e delle fasce sociali maggiormente esposte in questo contesto.
La capacità di intercettare per tempo – e anticipare, se possibile, nella risposta – le criticità che la complessa situazione può generare nelle singole realtà assume, infatti, ancora di più nell’attuale contingenza, un valore aggiunto imprescindibile, riconducibile alla consueta vocazione delle SS.LL. alla vicinanza rispetto ai territori e alle Istituzioni democraticamente elette, in cui l’impegno costante nel contrasto a ogni forma di illegalità e di criminalità si accompagna necessariamente alla capacità di mediazione dei conflitti e all’azione a tutela dei diritti civili, sociali, politici ed economici, compreso quello della libertà di iniziativa economica che, per le difficoltà del momento, può risultare maggiormente permeabile a rischi di condizionamento mafioso.
Come noto, allo scopo di evitare che da tale particolare congiuntura possano derivare effetti prolungati, il Governo ha adottato interventi strutturali a sostegno delle famiglie, delle attività imprenditoriali e del settore pubblico, ponendo in essere misure volte a preservare i livelli occupazionali e ad evitare, attraverso strumenti di natura previdenziale e fiscale e con la collaborazione del sistema bancario, che la carenza di liquidità possa generare ulteriori ripercussioni negative su imprese e nuclei familiari.