METODOLOGIE INNOVATIVE PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOMECCANICO
INAIL 2021
Malattie e disturbi muscoloscheletrici da sovraccarico biomeccanico (DMS) sono assai diffusi tra i lavoratori.
In Italia nel 2020 le malattie professionali del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo hanno rappresentato il 69% del totale delle malattie denunciate all’Inail.
Il lavoro caratterizzato da movimenti ripetitivi è stato responsabile del 64% dei casi di patologie di origine lavorativa degli arti superiori, mentre la movimentazione dei carichi pesanti ha determinato circa il 55% dei casi di patologie della schiena (banca dati Inail).
Molti fattori possono contribuire, singolarmente o in associazione, all’instaurarsi di una condizione di sovraccarico biomeccanico e quindi alla comparsa dei DMS.
Le attività di lavoro critiche sono principalmente il sollevamento manuale di carichi pesanti, le attività di spinta e traino, le attività ripetitive e quelle che richiedono il mantenimento di posture incongrue e/o statiche.
Nel corso degli ultimi trent’anni sono stati sviluppati diversi metodi di valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico, ripresi all’interno degli standard internazionali ISO 11228, ISO 11226, ISO/TR 12295 e 12296 volti ad identificare le attività lavorative ad alto rischio e a valutare l’efficacia di interventi ergonomici di concezione o di correzione.
Tra i più noti, la Revised Niosh lifting equation (RNLE), il Rapid upper limb assessment (RULA), il Rapid entire body assessment (REBA), l’Occupational repetitive actions (OCRA), il Revised strain index (RSI) e l’Hand activity level (ACGIH – HAL).
Ognuno di questi metodi è stato pensato per specifici ambiti di applicazione, tenendo conto delle diverse caratteristiche lavorative e organizzative e, pur presentando molti vantaggi (economicità, non invasività, rapidità di applicazione, ecc.), nello stesso tempo presenta anche delle limitazioni.
Il principale limite riguarda l’alta soggettività, riscontrata in vari studi di letteratura e tutt’ora oggetto di discussione scientifica, nell’assegnazione dei punteggi che determinano il livello di rischio finale.
Metodologie innovative per la valutazione del rischio biomeccanico” è il primo di una serie di fact sheet realizzati dal Laboratorio di Ergonomia e Fisiologia del DiMEILA nell’ambito della Campagna europea EU-OSHA 2020-2022 “Alleggeriamo il carico!” e presenta le nuove metodologie di valutazione del rischio biomeccanico – Sistemi optoelettronici, Sensori inerziali (Intertial Measurement Units, IMUs) ed Elettromiografia di superficie (EMGs) – quantitative, oggettivabili e ripetibili che permettono di identificare il rischio anche nei moderni scenari lavorativi dove si sta sempre più diffondendo l’utilizzo di esoscheletri da parte dei lavoratori e la condivisione degli spazi lavorativi con i cobot.
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