Aprile 2020 andamento infortuni

DAti INAIL

Aprile 2020 andamento infortuni

ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI


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LAVORO E TERRITORIO INFORTUNI SUL LAVORO TRA TERRITORIO E PROFESSIONI CUSTOMER SATISFACTION INAIL: IN CONTINUO MIGLIORAMENTO LA QUALITÀ DEI SERVIZI OFFERTI
Direttore Responsabile Mario G. Recupero Capo redattore Alessandro Salvati Segreteria di Redazione Diana Antimi Ciccarelli Raffaello Marcelloni Claudia Tese

Disuguaglianze territoriali sempre più accentuate in ambito occupazionale: i valori della crisi del 2008, con il tasso di occupazione a livelli bassissimi, sono stati superati nel 2018 nel Centro-Nord, mentre si mantengono al di sotto ancora nel 2019 nelle regioni meridionali.

La recente emergenza Covid ha colpito il nostro paese in termini di sospensione delle attività che ha interessato nel mese di aprile 2020 le regioni in cui l’occupazione era maggiore. In primo luogo nel Nord-Est il 50,1% dei lavoratori è occupato in attività sospese ai sensi dei decreti contenenti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, nel NordOvest il 43,3%, nel Centro il 41,3%, nel Sud il 41,1% e nelle Isole il 33,6% (fonte Istat). Il numero di occupati nelle regioni meridionali risulta non aver ancora raggiunto i livelli dello scorso decennio, ma oltre agli occupati diminuisce in quantità maggiore la popolazione in età lavorativa, per due fondamentali ragioni. In primo luogo il numero di stranieri, inferiore rispetto al settentrione, non compensa la riduzione della popolazione; in seconda analisi molti giovani, per lo più di elevata formazione, abbandonano la propria città di origine per trasferirsi al Nord o all’estero con maggiori prospettive lavorative. 
È quanto emerge dall’analisi effettuata nell’ultimo Rapporto sul mercato del lavoro a cura di Istat, Inail, Inps, Ministero lavoro e Anpal. 

Le professioni più qualificate, sia a livello tecnico che professionale, sono maggiormente presenti nelle regioni del Centro-Nord, così come lo sono anche le professioni di tipo impiegatizio. Anche nel Commercio, Alberghi e Ristorazione la quota del Centro-Nord è maggiore rispetto al Mezzogiorno, anche se di poco, mentre le strutture centrali della Pubblica Amministrazione localizzate al Centro determinano una preponderanza del settore in tali regioni, seguite dalle regioni meridionali. 

Mancando quasi completamente il settore industriale, non riuscendo a svilupparsi il settore turistico, la componente prevalente nel Mezzogiorno resta quella agricola, anche se le differenze tra le diverse ripartizioni geografiche non sono più così marcate come in passato e tendono ancora a diminuire. Il tessuto produttivo del nostro paese è in continua evoluzione, vi è stato un incremento del lavoro dipendente e una riduzione del 10% di quello indipendente nell’ultimo decennio, un aumento complessivo di persone occupate, ma il monte ore lavorate è ancora inferiore ai livelli pre-crisi. 

In conclusione, essendo il settentrione caratterizzato da un tasso di occupazione del 66,7% vicino alla media UE, è nelle regioni meridionali che è necessario agire per ricoprire un gap di quasi 23 punti percentuali.