#lavoroagile nella PA e nel privato e prevede nuove disposizioni per alcune attività economiche
COVID-19: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo DPCM
L’11 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara che “il Covid-19 può essere caratterizzato come una pandemia”.
Siamo di fronte un’epidemia che si espande rapidamente diffondendosi in più aree geografiche del mondo.
L’OMS esorta tutti i Paesi a non arrendersi e a rafforzare le misure preventive, attivare la sorveglianza attiva, adoperarsi per individuare precocemente i casi, isolarli seguendo adeguate procedure di contenimento, prevenire l’ulteriore diffusione.
In questa sezione sono raccolte le informazioni sulle misure urgenti approvate dal Governo allo scopo di evitare il diffondersi del COVID-19 nel nostro Paese, i comportamenti da seguire per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica e gli aggiornamenti sulle misure di sostegno economico per le famiglie, i lavoratori e le imprese, applicabili sull’intero territorio nazionale.
Il DPCM conferma le previsioni riguardanti l’incentivazione del lavoro agile nel settore pubblico e privato. Restano ferme, dunque, le precedenti disposizioni riguardanti il ricorso allo smart working.
Confermate anche le previsioni in merito alla ripresa e allo svolgimento delle attività dei servizi educativi e dell’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, oltre che nelle Università.
Restano ferme pure le previsioni stabilite per lo svolgimento delle attività commerciali al dettaglio.
Si reintroducono, invece, restrizioni per le attività dei servizi di ristorazione, consentite sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo e sino alle 21.00 in assenza di consumo al tavolo, nonché per le feste private conseguenti alle cerimonie civili o religiose, il cui numero di partecipanti viene limitato a 30 persone.
Si segnala, da ultimo, la conferma dell’obbligo generalizzato di utilizzo sull’intero territorio nazionale di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con l’ulteriore raccomandazione dell’uso di tali dispositivi anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.
fonte https://www.lavoro.gov.it/